La collana Età evolutiva e rieducazione della scrittura è dedicata ai bambini, agli adolescenti e a chi si prende cura di loro: genitori, nonni, insegnanti… Particolare attenzione è data al segno grafico in età evolutiva.
Bisogna arrivare ai primi del Novecento perché finalmente l’infanzia smetta di essere considerata come un “male necessario” e si riconosca che il bambino è un essere diverso dall’adulto, con le proprie leggi di sviluppo. Fino ad allora nei disegni infantili si consideravano errori da correggere la mancanza di proporzione o l’uso improprio del colore "senza capire che comprendere il significato di tali “errori” vuol dire capire quali siano le necessità e gli interessi del bambino in quel momento" (A. Oliverio Ferraris, Il significato del disegno infantile). Allo stesso modo si riteneva che la “brutta scrittura” fosse segno di svogliatezza o incapacità, mentre oggi sappiamo che gli elementi presenti in una scrittura disturbata devono essere considerati dei piccoli (o grandi) “segnali di allarme” attraverso cui il bambino può manifestare il suo disagio.
Un discorso a parte merita la disgrafia, un disturbo specifico dell’apprendimento che si verifica in assenza di problemi neurologici o intellettivi, e si manifesta come difficoltà a riprodurre sia i segni alfabetici, sia quelli numerici. Le cause sono molteplici e strettamente interconnesse: il bambino disgrafico si scoraggia rapidamente quando vede che i suoi sforzi non servono a niente, e se non si interviene rapidamente il rischio è il rifiuto in blocco della scrittura con conseguenze dannose per il tutto il processo di apprendimento scolastico.
La rieducazione della scrittura mira al decondizionamento delle cattive abitudini che si sono instaurate nella scrittura disturbata. Tutto il lavoro procede separando la forma dal significato: la scrittura viene cioè ricondizionata su nuove basi partendo dall’esecuzione di forme prescritturali semplici e poi sempre più complesse su cui si lavora curando la pressione, la velocità, il ritmo e la precisione, attraverso una serie di esercizi e tecniche messe a punto da psicologi e neuropsichiatri come J. de Ajuriaguerra, M. Auzias, R. Olivaux.
Titoli già pubblicati da Epsylon Editrice nella collana Età evolutiva e rieducazione della scrittura:
Conoscere il bambino attraverso la scrittura è un classico della grafologia infantile, che viene ripubblicato oggi con una nuova traduzione e leggermente ampliato rispetto alla precedente edizione italiana del 1985.
L’acquisizione della scrittura rappresenta un momento importante nell’evoluzione del bambino: durante l'apprendimento che comincia fin dai primi giorni di scuola e poi attraverso successive trasformazioni, la scrittura lo accompagna verso l'età adulta guidandolo nella costruzione della sua personalità. Partendo dall'orizzonte opposto, lo studio grafologico - nel momento in cui viene effettuato - fornisce informazioni preziose sull'adattamento, il carattere e l'affettività del bambino.
Dopo una prima parte che spiega la tecnica di base necessaria allo studio della scrittura, l’autrice dedica appunto una serie di capitoli psicologici a temi importanti come lo studio dell'affettività, dell'intelligenza e del carattere del bambino attraverso l’analisi della sua scrittura. L'ultima parte del libro riguarda difficoltà specifiche come la disgrafia, la lateralità e la dislessia, con le loro rispettive ripercussioni. L‘opera è completata e arricchita dalla descrizione di numerosi casi concreti e da oltre 150 illustrazioni con esempi di scrittura.
Leggetelo, ne sarete conquistati!
Jacqueline Peugeot, di formazione filosofica e psicologica, si è diplomata in grafologia presso la Societé Française de Graphologie di cui è tuttora Presidente onorario, ed è membro del Groupement des Graphologues conseils de France. Ha svolto per molti anni la funzione di psicologa specializzata in scritture di bambini presso il centro psicopedagogico Claude Bernard di Parigi, ed è autrice di numerosi articoli tra i quali:
È inoltre coautrice, insieme a Arlette Lombard e Madeleine de Noblens, del Manuale di Grafologia, 1986, Epsylon Editrice per l'edizione italiana, 2014.